giovedì 20 gennaio 2011

The Gods must be crazy

- The Gods must be crazy (1980) Scritto e diretto da Jamie Uys. Fotografia: Robert Lewis, Buster Reynolds Musica: John Boshoff . Girato in Sud Africa e in Botswana. Interpreti: N!xau, Marius Weyers, Sandra Prinsloo, Lou Verwey, Michael Thys, Nic De Jager . Durata : 109 minuti  (titolo italiano “Ma che siamo tutti matti?”)
- The Gods must be crazy II ( 1989 ) Scritto e diretto da Jamie Uys. Fotografia Buster Reynolds. Musica Charles Fox . Girato in Sud Africa e in Botswana. Interpreti: N!xau, Lena Farugia, Hans Strydom, Eiros e Nadies (i due bambini), Erick Bowen, Treasure Tshabalala, Pierre van Pletzen Durata: 98 minuti (titolo italiano “Lassù qualcuno è impazzito”)

Tra i film più divertenti e originali di tutto il Novecento, “The Gods must be crazy” si merita sicuramente uno dei posti di rilievo.
Si tratta di due film, scritti e diretti dal sudafricano Jamie Uys; il titolo originale si traduce “Gli dèi devono essere matti”, ed essendo “dèi” al plurale non ci dovrebbero essere dubbi, ma in Italia si è preferito cambiare i titoli in “Ma che siamo tutti matti?” e in “Lassù qualcuno è impazzito”. Nel primo episodio, in Italia la voce del narratore fu affidata a Paolo Villaggio, una scelta non particolarmente felice (non per Villaggio in sè, ma perché Villaggio con questo film non c'entra niente); nel secondo episodio l’errore è stato corretto.
I due film hanno trame e storie diverse, ma sono molto simili; personalmente preferisco il secondo episodio, per via dei due bambini (due fratellini) che sono irresistibili. Per entrambi, è una "folle giornata" quasi mozartiana, ma ambientata in Sudafrica e in grandi spazi aperti; Jamie Uys sembra un Herzog di buon umore e in vena di scherzi, uno strano incrocio tra Walt Disney e Fitzcarraldo. Ci si diverte, e molto; ma c’è spazio per un discorso tutt’altro che banale sul rapporto fra l’uomo e la natura, sulla guerra e sul terrorismo, e sulla follia del cemento e della fretta nelle grandi città.
Al loro uscire i due film ebbero molti premi e riconoscimenti, perché fanno ridere e sanno anche essere profondi e mai banali, qualità rare; poi sono quasi spariti dai palinsesti tv, ed è un vero peccato. Purtroppo, i palinsesti tv sono quasi sempre affidati a persone non competenti, e si fa passare questa cosa per normale (mah!)

Comunque sia, mi accorgo che di Uys non so proprio niente, così faccio una piccola ricerca su internet. Purtroppo, scopro subito che il bravo regista sudafricano non è più con noi: era nato nel 1921 ed è scomparso nel 1996. Ha girato molti film, che però da noi sono difficili da trovare; ed è un peccato che nessuno abbia mai pensato ad una sua retrospettiva.
Ho rivisto i due film proprio in questi giorni, e li ho trovati ancora perfetti: i protagonisti principali sono probabilmente boscimani (due fratellini spettacolari e il loro meraviglioso papà), e con loro interagiscono bianchi cacciatori d'avorio, terroristi, maestre, etologi e naturalisti, un soldato angolano e uno cubano, una manager d'assalto e un simpatico avventuriero, e tanti altri personaggi. Uys è bravissimo a far recitare i bambini, bravo come De Sica e come Comencini; in più, riesce nell'impresa di far recitare persino una iena (per tacere di lucertole e scorpioni, più qualche leone ed elefante). Miracoloso il montaggio, che non stanca mai pur essendo molto movimentato; ottima la sceneggiatura, inedite e sempre divertenti le gags.
Piace, e molto, a tutti quelli che l’hanno visto: però mi accorgo che quelli che lo hanno visto sono davvero pochi, e so che è inutile sperare in una replica tv o in una retrospettiva (magari notturna) sul lavoro del regista sudafricano. Perché ormai le cose vanno così: questo film è, nella migliore delle ipotesi, classificato ed etichettato come "cult", e perciò (se va bene) lo si può trovare sui canali tematici di nicchia, magari a pagamento. E' un peccato, perché si tratta di film per tutti, ma ormai le cose vanno così. Potete vedere una volta al mese Rambo e i film di Steven Seagal, o l'ennesima replica di Friends e di Lost, ma alcune cose sono perdute per sempre, Chaplin e Fellini compresi. Chissà perché. Ci sarà pure un senso in tutto questo, ma devo ammettere che mi sfugge del tutto. (Porteremo pazienza, come al solito: in attesa del solito bonolis e del solito reality show...)
(Giuliano 2007)

2 commenti:

Marisa ha detto...

Mai sentito nominare! Mi piacerebbe molto vederlo, ma come fare a procurarselo?

Giuliano ha detto...

temo che dovrai cercarli su internet...
quest'estate La7 ha trasmesso il primo episodio, ma era evidentemente una programmazione casuale.
Ti consiglio il secondo episodio, proprio per via dei bambini - però tutti gli attori sono bravissimi, animali compresi